Orientamento allo studio: il passaggio alla scuola superiore

Il passaggio alla scuola superiore (scuola secondaria di secondo grado) rappresenta la prima scelta importante che i ragazzi e le ragazze devono fare per indirizzare le proprie attitudini verso una formazione che (si spera) porterà un giorno ad una realizzazione professionale e lavorativa. L’orientamento allo studio per la scuola superiore è lo strumento per aiutare gli adolescenti ad incrementare le probabilità della riuscita scolastica nel loro percorso formativo.

Con la scuola secondaria di primo grado (scuola media) termina, infatti, il percorso didattico “obbligato” e identico per tutti gli studenti dai 6 ai 14 anni che hanno frequentano una scuola italiana pubblica. Conseguentemente, durante il terzo anno della scuola secondaria di primo grado (di solito già verso gennaio/febbraio), ci si aspetta da loro una scelta “saggia” e ponderata. I genitori sperano che il proprio figlio riesca a districarsi tra le numerose “offerte formative” e riesca a individuare la scuola migliore che possa  aiutarlo a sviluppare le sue potenzialità e le sue attitudini per la futura professione.

Quale scuola?

Purtroppo, a volte succede che il pre-adolescente, ancora non abbia le idee molto chiare su quello che potrebbe essere il suo futuro lavorativo. Quindi, quale potrebbe essere la scuola più adatta per iniziare una formazione professionale? meglio il Liceo o l’Istituto Tecnico? Meglio una scuola che prepari al mondo del lavoro o più formativa per affrontare un percorso universitario?

In ogni caso, il problema dell’orientamento allo studio si moltiplica in maniera esponenziale se pensiamo che il/la ragazzo/o ha la possibilità di scegliere tra:

Valutare se la scelta della scuola a cui il giovane intende iscriversi sembra riuscita è possibile farlo solo in “corso d’opera”, dopo alcuni mesi o addirittura dopo i primi due anni di frequenza alla scuola superiore. Di conseguenza, non è infrequente il “fenomeno di migrazione” da una scuola superiore ad un’altra nel momento in cui lo studente realizza che l’indirizzo scelto “non fa per lui/lei”, perché troppo facile/difficile, o per la semplice ragione che le materie studiate non sono gradite, non sono interessanti, ecc.

Spesso questo cambiamento comporta una perdita di tempo (a volte si perde l’anno in corso) e l’impegno “emotivo” di dover lasciare gli attuali compagni per inserirsi in una nuova classe già costituita.

Come scegliere

È possibile, quindi, aumentare le probabilità di scegliere una scuola superiore che valorizzi le proprie attitudini ed evitare così ripensamenti e cambi improvvisi di scuola o indirizzi?

La risposta è “assolutamente sì!”. La consulenza di uno specialista che oltre al colloquio, possa somministrare test specifici di orientamento alla studio per la scuola superiore, al fine di aiutare lo studente ad individuare le sue migliori competenze per includere o escludere determinate scuole, rappresenta il primo passo di un percorso formativo valido e soddisfacente.

Dr. Claudio Granata, Psicologo-Psicoterapeuta

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Orientamento allo studio per la scuola superiore

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